Le due facce delle olimpiadi- Parigi 2024

Ci rendiamo conto di quanto siamo insignificanti? Non siamo le creature più veloci, più forti, più brave a nuotare, forse nemmeno le più intelligenti se osserviamo i cervelli di alcuni mammiferi come i delfini o i capidogli.

Eppure, nella nostra piccolezza, il corpo umano è in grado di compiere imprese grandiose.

In una società sempre più sedentaria forse la maggior parte di noi non ha neanche mai provato a vedere fin dove il suo fisico riesce a spingersi eppure…eppure ci sono persone che possono stare in apnea per più di 24 minuti, che rimangono sollevati da terra con la sola forza degli addominali, che corrono i 100m in 9,58 secondi, che riescono saltare ad altezze vertiginose, camminare su una fune sospesa tra due palazzi, a scalare una parete di roccia a mani nude…

E ci sono persone che danno il tutto per tutto per vedere fin dove il loro corpo può arrivare, che si allenano più degli altri, si impegnano più degli altri, ci credono più degli altri, e tutto per essere più degli altri. Più di se stessi.

Essere un atleta.

Ed essere un atleta vuol dire che ogni tua fibra freme per quello sport, che ogni muscolo del tuo corpo si perfeziona e lavora per adattarsi a quei movimenti che diventano la tua routine e che sono eccezionali. Essere un atleta vuol dire sputare sangue per esser un decimo di secondo più veloce, per saltare un centimetro più in alto, per nuotare un po’ più a fondo, per colpire il bersaglio con più di precisione.

E vuol dire voler essere il migliore e confrontarsi con i migliori.

E allora ecco che nel 2024 torna la competizione che è il sogno di ogni sportivo, la gloria più assoluta, la gara degli dei: OLIMPIADI

Le olimpiadi sono le competizioni sportive più attese al mondo. Nell’antica Grecia, dove sono nate, durante i giochi i conflitti si fermavano. Tutti.  Lo sport era segno di pace e gloria.

Non importa quanto sei ricco, nobile o bello, ciò che importa è quanto tu sia bravo in ciò che fai e quella bravura non la si può comprare e non la si riceve in regalo ma bisogna lottare, bagnarsi di sudore, lacrime e risa. Questo è lo sport.  

Ad oggi, come tutto, i giochi hanno anche una rilevanza politica. Nel 1936 ci fu un tentativo di boicottaggio da parte di diversi paesi e atleti singoli alle olimpiadi naziste di Berlino. E anche oggi, nel 2024, alcune nazioni sono escluse dalla competizione per le politiche da loro attuate (per approfondire Giochi olimpici – Wikipedia, in particolare la parte “politica”) . È giusto trasformare una competizione sportiva il cui unico scopo è quello di confrontare i migliori del mondo in un’arma sociale, politica ma, anche, economica?

Tralasciando questa domanda morale vorrei analizzarne un’altra:

Quanto costa tutto questo all’ambiente?

I giochi olimpici sono uno dei più grandi eventi del mondo, comportano non solo la realizzazione o la modernizzazione di strutture sportive, villaggi olimpici e il sostentamento di centinaia di concorrenti che giungono da ogni parte del globo, ma anche tutto il turismo e il merchandising che ne sta dietro.

Olimpiadi Parigi 2024: Le olimpiadi green

Paris 2024 Executive Summary Report 2023

Parigi ha fatto notevoli sforzi per ridurre l’impatto ambientale dei giochi

“Abbiamo promesso di dimezzare l’impronta di carbonio rispetto alle Olimpiadi di Londra 2012” promette il presidente della capitale francese Tony Estanguet

E a prima vista può sembrare così.

IL VILLAGGIO OLIMPICO

La struttura che ospiterà i concorrenti provenienti da ogni continente è stata costruita utilizzando materiali “sostenibili”, a partire dagli alloggi degli atleti, edificati con legno e altri materiali riciclati. Clamore mediatico hanno fatto i letti creati con cartone riciclato e i cui materassi sono in plastica anch’essa riciclata.

Inoltre il villaggio dovrebbe essere stato costruito in modo tale che non serva l’aria condizionata, infatti è stato ideato un sistema di tubature per cui, grazie all’acqua fredda che scorre sotto i pavimenti, la temperatura dovrebbe rimanere ottimale anche nei giorni più caldi.

Perfetto, no?

Peccato che dopo le molte lamentele per questa decisione il comitato olimpico abbia ordinato centinaia di condizionatori portatili.

È stato inoltre annunciato che, finito i giochi, le strutture verranno vendute per far si che non rimangano vuote e, a detta degli enti locali, per aiutare i meno abbienti a trovare un appartamento a prezzi sostenibili.

“Parliamo di un investimento permanente in un’area povera e degradata, con la creazione di 2.500 nuove abitazioni, uno studentato, un hotel, circa 10 ettari di verde, uffici, servizi urbani e negozi di quartiere. Si tratta di un progetto dal valore di 2 miliardi di euro, di cui circa 560 milioni finanziati dal pubblico.”

-https://prometeo.adnkronos.com/smart-cities/olimpiadi-parigi-2024-quanto-sono-sostenibili/

LE STRUTTURE

Oltre a cercare di usare materiali più sostenibili, l’obiettivo che Parigi si è imposta è di costruire il meno possibile. Quello degli edifici e delle infrastrutture edificate per questo evento e poi abbandonate è uno dei maggiori problemi in ambito olimpico, basti pensare agli scandali di Atene 2004 o Torino 2006 (per approfondire: Cos’hanno lasciato le Olimpiadi a Torino e nelle sue valli – Il Post).

Per i giochi 2024 la Francia utilizzerà prevalentemente strutture già esistenti (molte delle quali costruite per le competizioni del 2012 poi tenutesi a Londra) e per quelle di nuova edificazione sono già presenti progetti per dargli una seconda vita post-olimpica (nella teoria, poi si vedrà)

 Mael Besson, specialista di transizione ecologica dello sport, ex portavoce del Wwf e capo della missione sviluppo sostenibile e transizione ecologica al Ministero francese dello Sport dal 2010 al 2018, dirà   “Quelli di Parigi sono i primi Giochi Olimpici che non richiedono grandi costruzioni”

Inoltre si cercherà di valorizzare il patrimonio culturale del paese tenendo le competizioni in luoghi come Versailles (sport equestri, pentatlon) o passando direttamente per il centro. I luoghi d’interesse saranno tutti a meno di 10km e raggiungibili con i mezzi pubblici. Si sfrutta anche l’occasione per creare una nuova rete di piste ciclabili.

Tuttavia le competizioni di surf si terranno a Tahiti dove, per installare una torre, è stata danneggiata una barriera corallina. (approfondimento Parigi 2024: bufera sul surf a Tahiti, pronto il piano B | ANSA.it)

ALIMENTAZIONE E IMBALLAGGI

Quello del villaggio olimpico sarà uno dei ristoranti più grandi al mondo e, pur non eliminando le proteine animali, molto incoraggiata è la cucina vegetariana. Il cibo animale, infatti, diminuirà del 50-60% mentre a raddoppiare sarà quello a base vegetale. L’80% dei viveri sarà di origine puramente francese ma questo non influenzerà la varietà della cucina che sarà divisa per aree geografiche per andare in contro alle abitudini degli atleti.

L’obiettivo di non usare plastica, invece, è stato abbandonato anche se si cercherà di limitare quella monouso. Comunque in TV si vedranno gli atleti bere da comuni bottigliette; bella pubblicità.

LA SENNA

Una delle notizie più discusse degli ultimi giorni è sicuramente il tuffo di Anne Hidalgo, sindaca di Parigi, nella Senna. Infatti il fiume, che scorre come un’arteria in mezzo a Parigi, non era balneabile da più di un secolo ma è stato depurato, con progetto da un miliardo e mezzo di euro, in vista delle olimpiadi cosicché sarà possibile lo svolgimento delle competizioni anche tra le sue acque e, una volta finiti i giochi, sarà aperto al pubblico.

 Carta dei quindici impegni eco-responsabili

Come altri eventi sportivi, le olimpiadi rientrano negli accordi della “Carta dei 15 impegni ecosolidali” stipulata dal ministero dello sport francese e WWF. Tra i requisiti elencati nel suddetto documento, perché un evento sia definibile “ecosostenibile”, troviamo richieste sulla la mobilità e i mezzi di trasporto, come la necessità che i siti siano raggiungibili a piedi o in bici o che sia possibile, per chi abita lontano, viaggiare con mezzi che non siano l’aereo, favorendo trasporti come il treno. Altri criteri di valutazione sono il cibo, la plastica e gli sprechi: la plastica usa e getta dev’essere ridotta del 90% mentre almeno l’80% degli alimenti di origine animale devono essere sostenibili, frutta e verdura devono essere freschi e di stagione e, soprattutto, locali.

Purtroppo è praticamente impossibile per un evento di tale portata assicurare il rispetto di tutti i punti concordati.

LA COMPENSAZIONE DELLE EMISSIONI

L’essere “Green” dei giochi Parigi 2024 si basa soprattutto sul progetto di compensazione delle emissioni, ovvero sull’attuazione di pratiche che vadano a ridurre l’anidride carbonica (per esempio piantare nuove foreste) arrivando quindi ad un impatto nullo.

Quest’idea è stata criticata da diversi attivisti che la vedono solo come un modo per lavarsi la coscienza, nascondere l’emissione spropositata di gas serra e farsi una pubblicità efficace facendosi passare per sostenibili. In poche parole: Greenwashing.

 “Con il concetto di compensazione si rischia di veicolare l’idea che possiamo neutralizzare le emissioni prodotte. Questo è falso. Non è un annullamento. La compensazione consiste nella produzione di contribuzioni altre che riducono la CO2, spesso in altre zone del pianeta, ma non cancellano le emissioni già rilasciate”.

Mael Besson

Il suddetto progetto si basa solo su stime ed è estremamente duttile e in balia di diverse variabili. Non è inoltre così trasparente e chiaro da poter dichiarare quest’edizione olimpica a “impatto Zero”

L’Altra faccia dei giochi

Nonostante l’evidente (apparente) impegno per rendere questi giochi sostenibili non è possibile considerarli tali.

Sono un evento troppo grande, che provoca oltretutto over-tourism. Più dell’80% delle emissioni durante i giochi non è tanto causata dall’evento in sé quanto dallo spostamento degli spettatori, dai loro bisogni e villeggiatura.

“Forse, invece di cercare di rendere verde un evento intrinsecamente insostenibile, dovremmo ripensare l’intero concetto di Olimpiadi.”

-Gianluca Riccio

Gli organizzatori dei giochi annunciano che le emissioni sono circa 1,6 milioni di tonnellate di CO2, calcolate approssimativamente tenendo in conto spostamenti/viaggi, costruzioni e operazioni varie, tra cui alloggi, sicurezza e ristorazione. Ma credo che saranno molte di più. Non è possibile controllare quanto viene emesso da ogni singolo spettatore. Come evento mondiale le olimpiadi sono una calamita di attività antropica.

Nonostante tutto, però, i giochi olimpici rimangono uno degli eventi che più rappresenta la pace e la grandezza dell’uomo in quanto tale. I giochi, le competizioni, il mondo dello sport continueranno in eterno a farci emozionare, gridare, fremere, sognare…forse dobbiamo solo accettare che lo faranno in modo diverso.


Fonti

https://it.euronews.com/green/2023/03/14/parigi-2024-organizzatori-promettono-olimpiadi-sostenibili

https://www.lifegate.it/olimpiadi-parigi-2024-sostenibili

Articoli simili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *